Pirandello Pulp al Teatro Franco Parenti di Milano: l’irriverente rilettura diretta da Gioele Dix conquista il pubblico

Ha debuttato ieri sera nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano lo spettacolo Pirandello Pulp, una versione innovativa e provocatoria de Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello, adattata da Edoardo Erba e diretta da Gioele Dix. Con una durata di 1 ora e 40 minuti, lo spettacolo ha visto in scena due straordinari interpreti: Massimo Dapporto e Fabio Troiano.

Altre info sullo spettacolo, date orari e prezzi, sul nostro articolo di presentazione.


La serata si è aperta con l’introduzione del direttore artistico Andrée Ruth Shammah, che ha raccontato al pubblico la genesi di questa originale rivisitazione, nata dal desiderio di attualizzare l’opera pirandelliana con un linguaggio contemporaneo e audace. Presenti in sala anche il regista Gioele Dix (all’anagrafe David Ottolenghi) e l’autore Edoardo Erba, entrambi hanno accolto con emozione il caloroso applauso finale del pubblico.

LA TRAMA
La storia prende forma durante le prove di uno spettacolo teatrale. Maurizio, il regista, si trova di fronte a un imprevisto: anziché il tecnico luci atteso, arriva Carmine, un uomo inesperto e afflitto da vertigini. Per spiegargli il testo, Maurizio ripercorre con lui Il giuoco delle parti, ma la discussione si trasforma presto in una brillante e surreale contaminazione tra il classico e il pulp.


RECENSIONE
Carmine propone di ambientare l’opera in un parcheggio di periferia, tra scambi di coppie e atmosfere da noir metropolitano.  E senza voler spoilerare troppo e rovinare la sorpresa, diremo solamente che entrano (simbolicamente) in scena  i ruoli dei Bull, Cuckold e Sweet, che il sedicente tecnico spiega nei dettagli al regista, ignaro di queste fantasie sessuali. Così, pian piano, quella che sembra un’idea folle diventa progressivamente un’intuizione registica geniale, tanto da invertire i ruoli: Carmine assume il controllo creativo, mentre Maurizio è costretto a seguirlo.


La pièce, costruita su un meccanismo di metateatro, si arricchisce di un colpo di scena che ribalta completamente la prospettiva:
Maurizio non è un vero regista, ma uno psicotico convinto di esserlo. Gli amici, per proteggerlo, gli affittano periodicamente un teatro in cui inscenare prove di spettacoli che non andranno mai in scena. Anche Carmine, in realtà, non è un tecnico luci, ma un figurante incaricato di assecondare questa elaborata messinscena.


La rivelazione, ispirata a Enrico IV di Pirandello, dona allo spettacolo una profondità emotiva e un sottotesto psicologico di grande impatto
, portando lo spettatore a riflettere sul confine tra realtà e finzione, identità e rappresentazione.

Massimo Dapporto regala al pubblico un’interpretazione magistrale, passando con naturalezza dalla comicità alla tragedia, con la consueta eleganza e profondità. Accanto a lui, Fabio Troiano dimostra una straordinaria padronanza scenica, incarnando un Carmine brillante e pungente, capace di far sorridere e commuovere.


Il pubblico, coinvolto e sorpreso da questo Pirandello Pulp, ha salutato la fine dello spettacolo con lunghi applausi,
tributati non solo ai due eccellenti interpreti, ma anche al regista Gioele Dix e all’autore Edoardo Erba, saliti sul palco per ringraziare la platea.

Pirandello Pulp  dunque è uno spettacolo che sfida i confini della tradizione teatrale, mescolando classico e contemporaneo, comicità e tragedia, realtà e finzione. Una scommessa vincente, che conferma ancora una volta la capacità di Edoardo Erba e Gioele Dix di rileggere i classici con intelligenza e originalità.

Vedi il curtain call dello spettacolo.