Recensione del libro ‘Ho ascoltato la mia voce’ di Paola Nicolai, per imparare ad ascoltare e comunicare correttamente

Ho ascoltato la mia voce” di Paola Nicolai è un’autobiografia toccante e intensa che narra il percorso di rinascita dell’autrice dopo un grave ictus che l’ha resa afasica. Questo libro non è solo una testimonianza di dolore e difficoltà, ma anche un potente messaggio di speranza, resilienza e riscoperta del proprio io interiore.

Ho avuto la fortuna di incontrare Paola Nicolai durante una presentazione del suo libro, in un evento, intimo riservato a pochi giornalisti condotto dalla brava giornalista e amica dell’autrice Cristina Merlino, che ha saputo guidare la conversazione con sensibilità ed empatia.

L’incontro precedeva un altro evento, che si sarebbe svolto nel pomeriggio, in cui l’autrice avrebbe incontrato il pubblico.

In questa occasione, le sue parole e il suono della sua voce hanno trasmesso emozioni autentiche e profonde.

Come sottolinea nel suo libro, “ascoltare è molto diverso dalsentire“: ascoltare significa percepire l’altro con il cuore, con gli occhi e con la nostra sensibilità.


In quei momenti, Paola ha incarnato proprio questo concetto in modo straordinario: le sue parole, cariche di significato e pronunciate con una tonalità che sapeva modulare sapientemente emozioni e pensieri, si sono intrecciate con i suoi sguardi profondi e i suoi gesti misurati ma intensi, creando una connessione emotiva potente e autentica, capace di coinvolgere chiunque la osservasse.

Il libro racconta la drammatica esperienza dell’autrice, che da imprenditrice nel campo della comunicazione ha visto la sua vita stravolta dall’ictus, trovandosi improvvisamente incapace di esprimersi e comunicare. La perdita del linguaggio ha rappresentato per lei una sfida enorme, ma Paola non si è arresa. Ha intrapreso un lungo percorso riabilitativo, affrontato con determinazione e coraggio.

Determinante in questo processo è stato il ruolo di Ugo, il piccolo Levriero Italiano che l’ha accompagnata con costanza e affetto nei momenti più difficili.

Ugo non è stato soltanto un semplice animale domestico, ma una presenza insostituibile, capace di offrire conforto e stabilità anche nelle giornate più buie. Con il suo sguardo dolce e la sua innata sensibilità, ha saputo intuire gli stati d’animo della sua padrona, rimanendole accanto con discrezione e amore incondizionato.

Più di un compagno di vita, Ugo si è rivelato un vero e proprio maestro, insegnandole l’importanza della pazienza, del vivere nel momento presente e della forza che nasce dai legami autentici. La loro straordinaria relazione testimonia in modo toccante il potente effetto terapeutico che gli animali possono esercitare sul benessere umano e sottolinea il ruolo fondamentale che la pet therapy può avere nel processo di recupero emotivo e psicologico.

Il racconto si sviluppa in un intreccio di episodi di vita quotidiana, ricordi del passato e riflessioni intime che offrono uno sguardo profondo e sincero sul percorso dell’autrice.

Tra i momenti più toccanti emerge con particolare intensità il viaggio in Messico, un’esperienza affrontata con coraggio nonostante le difficoltà legate alla sua condizione. Quel viaggio, denso di sfide e carico di emozioni, ha rappresentato molto più di una semplice avventura: è stato una tappa fondamentale nel suo percorso di rinascita.

Attraverso quella esperienza, ha trovato la forza di superare i limiti imposti dall’afasia, dimostrando a se stessa che il desiderio di scoperta e la volontà di mettersi in gioco possono spingere oltre qualsiasi ostacolo.

Proprio in quel contesto ha riscoperto una nuova consapevolezza interiore, riconoscendo in sé una determinazione e una capacità di adattamento che le hanno permesso di guardare al futuro con rinnovata fiducia.

Nel libro, Paola affronta con sensibilità e profondità temi universali che toccano corde intime e personali: l’importanza di saper ascoltare se stessi e gli altri, la capacità di riconoscere e accogliere le proprie emozioni e il valore inestimabile del silenzio.

Attraverso le sue parole, l’autrice guida il lettore in una riflessione profonda su quanto, in un’epoca segnata dalla frenesia comunicativa e dal continuo bisogno di esprimersi, ritagliarsi momenti di quiete e dare spazio al dialogo interiore possa fare la differenza.

Paola sottolinea come l’ascolto empatico, quello che nasce dal cuore e si nutre di pazienza e attenzione, sia una risorsa preziosa capace di arricchire le relazioni umane. Solo imparando a concedere tempo e spazio all’altro, senza fretta né pregiudizi, possiamo davvero comprenderlo e costruire legami autentici.

Con questo messaggio, l’autrice invita ciascuno di noi a riscoprire una comunicazione più consapevole e profonda, capace di renderci individui più veri, empatici e in armonia con noi stessi e con gli altri.

All’incontro ha preso parte anche Silvia Lora Ronco, meglio conosciuta come Silvia dei Fiori, una figura di spicco nel mondo dell’emotional design e dell’Arte Floreale, celebre per la sua esperienza come Wedding Designer. Con la sua innata empatia e una straordinaria creatività, Silvia ha saputo coinvolgere il pubblico illustrando il profondo significato che i fiori possono assumere nella comunicazione.

Attraverso parole semplici ma ricche di poesia, ha spiegato come la scelta e la disposizione delle piante possano influenzare positivamente il nostro stato d’animo e contribuire al nostro benessere quotidiano.

Durante l’incontro, l’atmosfera è stata impreziosita da una magnifica composizione floreale, realizzata appositamente per l’occasione.

Silvia ne ha svelato con cura ogni dettaglio, raccontando il significato simbolico di ogni fiore e il messaggio che l’intera creazione intendeva trasmettere.

Questo tocco di delicatezza e poesia ha arricchito ulteriormente l’evento, trasformandolo in un’esperienza coinvolgente e ispiratrice, capace di connettere il pubblico alla bellezza e all’armonia della natura.

“Ho ascoltato la mia voce” è un libro che tocca nel profondo, capace di commuovere e ispirare con la sua autenticità.

Attraverso le pagine di questo racconto, il lettore viene condotto in un viaggio emozionante all’interno della fragilità umana, che si rivela però anche una straordinaria dimostrazione di coraggio, resilienza e amore per la vita.

L’opera si distingue per la sua capacità di trasmettere con delicatezza e intensità il valore della comunicazione autentica e della connessione emotiva con gli altri. È un libro consigliato a chiunque desideri riscoprire l’importanza dell’ascolto, della comprensione reciproca e della bellezza che nasce dall’incontro sincero tra le persone.

Info sul libro
Ho ascoltato la mia voce” è disponibile su Amazon (https://www.amazon.it/Ho-ascoltato-mia-voce-donna/dp/B0DJVX8SH2), con una parte dei ricavi destinati a sostenere le iniziative di A.IT.A. Federazione, l’associazione che supporta le persone colpite da afasia e le loro famiglie.