‘L’inferiorità mentale della donna’: al Teatro Carcano ironia e serietà di false verità passate – recensione

Veronica Pivetti porta al teatro Carcano di Milano lo show L’inferiorità mentale della donna, spettacolo che si divide in momenti di ironia e serietà, delineando false verità ormai passate e vecchie credenze superate legate al mondo del femminile.

L’oggetto della rappresentazione è un trattato, un insieme di studi “scientifici” nati dalle folli supposizioni fine-ottocentesche del neurologo tedesco Paul Julius Moebius, autore del “saggio” L’inferiorità mentale della donna, appunto.

Ironizzando su quelle che sono state nel lontano e nel più vicino passato le credenze legate al mondo e alla fisicità delle donne, Veronica Pivetti ci accompagna in un viaggio fatto di leggerezza ma anche di grande e drammatica profondità: sono tutte tematiche che hanno influenzato, per secoli, la vita delle nostre antenate e fanno parte di un insieme di stereotipi poco evoluti che è necessario abbandonare definitivamente, per il progredire umanistico della nostra società.


Gli 80 minuti di monologo
sono arricchiti dalle bellissime interpretazioni di Veronica di alcune canzoni del nostro classico repertorio culturale italiano (e non solo), dedicate al femminile e piene di intensità emotiva. La Pivetti troneggia sul suo palco, fortissima di presenza scenica col suo costume in stile steampunk; è meravigliosa nel suo essere sensuale e femmina, forte della sua carica attoriale e bellissima fra i colori delle sue intensità emotive più vigorose. La sua voce profonda e calda ha saputo arrivare sino agli stomaci degli spettatori: era impossibile rimanere indifferenti alle sue parole vibranti e cariche di passione.

Come spalla, in scena, il polistrumentista, body-percussionist e drummer Anselmo Luisi: la qualità artistica di Veronica Pivetti, unita a quella del simpatico e talentuoso performer, hanno donato al pubblico la grande soddisfazione di aver impiegato al meglio il proprio tempo, uscendo dalla sala teatrale con un arricchimento culturale ed estetico non indifferente. È sempre altamente apprezzabile imbattersi in scelte registiche che prevedono la musica suonata e cantata del vivo: l’arte del qui-ed-ora non ha rivali né eguali.

La bellezza della scena, semplice nella disposizione ma perfettamente azzeccata nei dettagli, ha saputo intarsiare le emozioni dei quadri scenici, fra giochi di luce inaspettati o dal giusto croma, candele e candelabri dal sentimento antico e una macchina del fumo capace di trasformare, con la sua finta nebbia, il reale in qualcosa di fantastico o sospeso fra veglia e sogno.

Con la riuscitissima regia di Giovanna Gra, L’inferiorità mentale della donna è uno spettacolo consigliatissimo per tutti i simpatizzanti di Veronica Pivetti e per coloro che desiderano affrontare il delicato tema del femminile con quella giusta ironia che anche la profondità o il dolore sono in grado di mantenere.

Lo spettacolo è in scena al teatro Carcano fino a domenica 16 marzo (ore 16:00), con gli arrangiamenti musicali di Alessandro Nidi, le azzeccatissime luci di Eva Bruno e i costumi di Nicolao Atelier Venezia. Produzione a.ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra srl.

SPETTACOLI
13-14 marzo h. 19:30 / 15 marzo h. 20:30 / 16  marzo h. 16:30
BIGLIETTI www.teatrocarcano.com
Poltronissima Euro 38,00 / ridotto Euro 27,00
Poltrona / Balconata Euro 30,00 / ridotto Euro 24,50
TEATRO CARCANO corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milanoinfo@teatrocarcano.com | www.teatrocarcano.com