Il Circo all’Università tra Chaplin e artisti internazionali

Il circo al giorno d’oggi si trova ovunque. Sotto un tendone, in teatro, in piazza, nei palazzetti dello sport… ed anche in università. A Milano, infatti, l’Università degli Studi e la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM dedicano a questa forma di spettacolo, che con le sue mille sfaccettature rappresenta un patrimonio artistico immenso e una concreta opportunità di lavoro per i giovani, sette giorni di incontri, workshop e performance dal vivo. Un evento organizzato da Open Circus (progetto di Circo e dintorni sostenuto dal MiBAC), unico in Italia, che ospita artisti provenienti da tutto il mondo, il meglio delle compagnie del nostro Paese e i più importanti studiosi e critici circensi.

A 130 anni dalla nascita di Charlie Chaplinspiega Serena, docente di Storia dello spettacolo circense e di strada e direttore scientifico dell’iniziativa – “abbiamo deciso di partire dall’amore di questo genio per il circo per raccontare tale forma espressiva in ogni suo aspetto, dal classico al contemporaneo al sociale, indagandone i rapporti strettissimi con le altre arti e i media (a cominciare da teatro, cinema e tv) ed ospitando alcuni dei suoi odierni protagonisti, performer italiani e internazionali che ci ricordano, grazie alle loro esibizioni dal vivo, che il circo è essenzialmente un meraviglioso almanacco di storie di corpi straordinari.

Dal 18 al 22 novembre 2019 presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali della Statale (via Noto 8) si svolgerà l’undicesima edizione delle Giornate di Studio sull’Arte Circense, un laboratorio inserito nel programma didattico dell’ateneo e aperto a tutta la cittadinanza. Si registrano notevoli presenze internazionali, tra le quali gli acrobati cubani de El Alma de Cuba col loro temperamento caraibico e la disciplina tipica degli artisti de L’Avana e diverse incursioni comiche da parte di Claudio Madia (personaggio televisivo ne L’albero azzurro e autore del Manuale di piccolo circo), del Collettivo Clown, gruppo che riunisce giovani pagliacci provenienti da esperienze varie, dalla compagnia teatrale di Paolo Rossi al teatro di strada, e di Maurizio Accattato, direttore del Milano Clown Festival, una kermesse storica tra le più amate nel territorio lombardo.

Immancabile il workshop pratico di giocoleria e acrobatica, uno dei momenti più apprezzati di tutte le edizioni, che invita i partecipanti a cimentarsi in prima persone con le discipline circensi.

Il 25 e 26 novembre il Corso di Teatro Moderno e Contemporaneo della professoressa Valentina Garavaglia, ospiterà i Dekru, pluripremiato quartetto di mimi ucraini considerati eredi spirituali di Marcel Marceau che dopo aver incantato le platee di tutto il mondo hanno stupito anche Papa Francesco durante il Giubileo degli artisti 2016.

Prendendo le mosse dal libro Conoscere, creare e organizzare circo scritto da Alessandro Serena con Valeria Campo e edito da Franco Angeli, gli incontri alla IULM prevedono un excursus sulla storia del circo, delle sue discipline e dell’imprenditorialità di settore. Un’attenzione particolare verrà data al legame che unisce circo e cinema sin dalle origini. Queste forme artistiche hanno infatti condiviso per lungo tempo immaginario e grammatica, procedendo entrambi attraverso un racconto costruito per immagini. Dall’inventore di mondi fantastici Georges Méliès a geni dello slapstick come Stan Laurel, Oliver Hardy e Buster Keaton, numerosi sono gli artisti di cinema il cui grande talento ha ascendenze riconducibili al circo. Il successo di film recenti come Dumbo di Tim Burton e The Greatest Showman dedicato all’impresario circense Barnum dimostra che questa relazione è ancora viva e sa intercettare gli interessi del pubblico.

Per approfondimenti
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