Ha debuttato ieri sera al Teatro Nuovo di Milano “La cena dei cretini” di Francis Veber, che è una delle commedie più famose recitate in tutto il mondo e fu anche un film nel 1998 diretto dallo stesso Veber. Lo spettacolo replica solo fino al 19 gennaio.
Per altre informazioni, vi rimandiamo al nostro precedente articolo di presentazione.
Sul palco i protagonisti sono Nino Formicola e Max Pisu, affiancati da altri tre validi attori: Alessandra Schiavoni, Andrea Zanacchi e Marco Manzini.
Lo spettacolo teatrale non è nuovo e ne sono state realizzate diverse messe in scena. Lo stesso Nino Formicola è reduce di due edizioni precedenti con il compianto Andrea Brambilla (Zuzzurro) con il quale ha recitato nel 2000 e nel 2012, quindi con le sue esperienze precedenti non può che aver migliorato il suo personaggio, rendendolo credibile al massimo e, da vero mattatore conduce e guida i ritmi serrati, aggiungendo con la sua regia delle novità e improvvisazioni al testo originale, che strappano risate a scena aperta al pubblico.
Ne panni del “cretino” ritroviamo Max Pisu che, con grande sorpresa, riesce a dare un ottima interpretazione di questo personaggio, che non è affatto semplice e scontato, ma il suo talento già noto in altri personaggi da lui interpretati, come ad esempio “Tarcisio” viene non solo confermato ma anche rinvigorito e il pubblico lo apprezza molto.
La trama è semplice ma efficace:
tutti i mercoledì sera, un gruppo di ricchi borghesi parigini, per ammazzare la noia organizza un particolare gara, la cosiddetta “Cena dei Cretini”, dove ignari personaggi, preventivamente individuati come cretini, diventeranno oggetto di beffe per tutta la sera. Chi porta il cretino migliore vince la serata. Ma le cose non vanno come nelle aspettative e François, il “cretino” di turno trovato da Pierre, si trasformerà da vittima a carnefice, riuscendo a creare senza volerlo una serie di problemi a Pierre, fino a mettere in crisi perfino il suo matrimonio. Inizia così una girandola di gag esilaranti, scaturite da scambi di persone, telefonate e malintesi divertenti, che trascineranno il pubblico in irresistibili risate per le paradossali situazioni che si vengono a creare.
Serve poco aggiungere e descrivere lo spettacolo, perchè l’ironia e la comicità bisogna viverla personalmene per lasciarsi emozionare e vivere una serata di evasione e leggerezza, di cui abbiamo bisogno in questo momento tanto difficile e complicato per la nostra società e chissà che non ci porti pure a riflettere che occorre avere più rispetto per le persone che reputiamo meno intelligenti di noi, perchè potrebbero riservarci spiacevoli sorprese.
Dopo Milano lo spettacolo sarà a ROMA – Teatro Ciak dal 21 al 26 gennaio e TORINO – Teatro Gioiello dal 28 febbraio al 1 marzo.
giovedì dal 16 gennaio al 19 gennaio – ore 20.45
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Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.