Ennio Morricone è stato il più prolifico e creativo autore di musica per il cinema moderno. La sua scomparsa è una grande perdita per il mondo della musica. La Filarmonica della Scala ricorda il Maestro, direttore d’orchestra, compositore e orchestratore raffinato: «erede di una grande tradizione italiana, con le sue note ha reso immortali le opere cinematografiche di autori quali Sergio Leone, Bernardo Bertolucci, Elio Petri, Roman Polanski, Brian De Palma, Oliver Stone, Quentin Tarantino e tanti altri. Ci lascia un patrimonio musicale universale con un esempio di grande umiltà e dedizione».
Tra le sue ultime apparizioni era salito sul podio della Filarmonica nel 2006 per una tournée promossa da Giorgio Armani e diventata anche un disco: sui leggii temi celebri come C’era una volta in America, una delle pagine più sentimentali che Morricone abbia composto, le colonne sonore dei western di Leone (Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta il West, Giù la testa, con la voce del soprano Susanna Rigacci), e ancora Cinema paradiso e Malena di Giuseppe Tornatore, Novecento di Bertolucci e Mission, con il coro diretto da Bruno Casoni.
Il Maestro era tornato alla Scala un anno dopo per festeggiare, con la Filarmonica della Scala, l’Oscar alla Carriera. Morricone era stato nominato per altri cinque Academy Award, e aveva vinto due Golden Globe, quattro Grammy e decine di premi internazionali.