S’inaugura domenica 4 ottobre 2020 (Turno A ore 11; Turno B ore 15) la Stagione d’Autunno della Filarmonica della Scala che fino al 29 novembre presenta sei concerti con doppio turno e recupera gli appuntamenti annullati a primavera a causa del Covid-19. Riccardo Chailly dirige la Serenata per fiati op. 44 di Dvořák, Apollon Musagète di Stravinskij e Aria di Respighi in un programma senza intervallo che coniuga esigenze di sicurezza, compattezza degli organici e originalità della proposta musicale.
A suggestioni romantico-elegiache può infatti essere ricondotta l’atmosfera malinconica che domina la Serenata per 10 strumenti a fiato, violoncello e contrabbasso in re minore op. 44, scritta dal compositore cèco poco più che trentenne, guardando al modello brahmsiano delle due Serenate op. 11 e op. 16, piuttosto che a quello mozartiano.
Nell’ambiente culturale parigino tra le due guerre mondiali e attorno ai temi dell’antichità greca classica e dei rimandi mitologici maturarono esperienze artistiche di estrema raffinatezza. In tale contesto nacque l’Apollon Musagète. Il ballet blanc, dice Stravinskij, «in cui si rivela, secondo me, l’essenza di quest’arte in tutta la sua purezza. Vi scorgevo una meravigliosa freschezza, il prodotto dell’assenza di ogni attrattiva policroma e di ogni sovrabbondanza».
A Respighi, il più popolare sinfonista italiano del Novecento, Chailly dedica l’ultima composizione in programma: Aria, qui proposta per soli archi, senza organo. Un omaggio al compositore e alla ricchezza del suo percorso che la Filarmonica ha realizzato anche in disco con la registrazione appena rilasciata da Decca, che include lavori giovanili come Aria, Leggenda, Di Sera a pagine note come Pini e Fontane di Roma, fino all’ultimo lavoro per soli archi: le Antiche Danze ed arie per liuto.
Domenica 4 ottobre 2020,
ore 11 (turno A)
ore 15 (turno B)
Filarmonica della Scala
Riccardo Chailly, direttore
Antonín Dvořák
Serenata in re min. op. 44
Igor‘ Stravinskij
Apollon Musagète (versione 1947)
Ottorino Respighi
Aria per orchestra d’archi