Nell’aria frizzante di fine settembre si respira la frenesia dei nuovi inizi che caratterizzano questo mese. Hanno riaperto le scuole, riprendono le attività sportive, si torna al lavoro dopo le vacanze estive, i negozi si apprestano ad affrontare la nuova stagione.
Anche il Teatro Colosseo, in attesa delle nuove disposizioni sulle capienze e sugli adempimenti che saranno necessari per riaprire in sicurezza i luoghi dello spettacolo dal vivo, sta lavorando sui prossimi mesi.
Già lo scorso giugno la sala di via Madama Cristina aveva riaperto le porte dopo molti mesi con la grande mostra Street Art in Blu3 dedicata all’arte contemporanea: in attesa di poter vivere a pieno il teatro la mostra verrà prolungata fino al 31 ottobre. Street Art e teatro, poi, si sono fusi in un unico progetto con lo spettacolo Non piango scritto e diretto da Luciano Melchionna, una pièce originale nata per integrarsi e farsi contaminare dalla più contemporanea e trasversale delle arti visive che dopo il debutto del 17 settembre andrà in scena con le ultime repliche dal 30 settembre al 3 ottobre alle ore 19.
Sarà ancora in simbiosi con la grande mostra sulla street art la tappa al Teatro Colosseo della decima edizione di Play with Food – la scena del cibo, il primo e unico festival teatrale interamente dedicato al cibo e alla convivialità con la direzione artistica di Davide Barbato. Sabato 9 ottobre in dialogo con le opere della mostra Street Art in Blu3 il collettivo londinese state of the [art] con la prima assoluta di Piece of Cake. Un gioco di ruolo dal vivo che ricrea una festa di matrimonio usando tutti gli spazi del teatro, dal foyer ai camerini. Gli spettatori, veri e unici protagonisti, potranno essere chef, camerieri, fotografi, ospiti, fino addirittura ad assumere il ruolo della coppia che dirà il fatidico sì. Un’esperienza immersiva per giocare con i confini tra realtà e finzione, e per riabituarsi a dinamiche sociali compromesse dalla pandemia. Ingressi ad orari scaglionati (ore 11, 13 e 16) permetteranno ai partecipanti di scegliere il proprio livello di ingaggio: organizzatori della cerimonia o semplici invitati? Un ricco pranzo completa il gioco.
Per garantire la giusta organizzazione e rispettare i tempi di lavoro imposti dalle compagnie dai management degli artisti è inevitabile lo spostamento di tutta la nuova stagione a partire dal mese di novembre, quando si potrà finalmente rivivere il teatro con una programmazione costante e criteri di sostenibilità per tutta la filiera dello spettacolo dal vivo.
Sarà annunciata a breve la riprogrammazione, probabile nel 2022, dell’atteso concerto dei Jehtro Tull, originariamente previsto per il 16 ottobre. Anche per gli spettacoli di Andrea Scanzi (17 ottobre) e quello de I Musici (4 novembre) verranno comunicate al più presto, non appena “chiuse” le tournée, le nuove date per le quali saranno validi i biglietti già in possesso degli spettatori.
L’atteso musical Ghost è riprogrammato dall’11 al 13 marzo 2022, così come sarà finalmente recuperato È questa la vita che sognavo da bambino? di Luca Argentero dal 19 al 20 marzo 2022.
Dopo la chiusura della mostra e in attesa di poter annunciare la nuova stagione è riprogrammato al 13 novembre il concerto Emozioni, originariamente in cartellone il 18 aprile scorso. Sul palco Mogol, autore di testi intramontabili, racconta Lucio Battisti a 20 anni dalla sua morte avvenuta nel 1998. Il fortunato sodalizio artistico ha prodotto brani memorabili che verranno eseguiti dal vivo da un orchestra di 16 elementi in uno spettacolo emozionante e travolgente, un viaggio intimo e confidenziale in cui Mogol svelerà tanti aneddoti e curiosità della sua vita artistica e la storia che si nasconde dietro alle sue canzoni. L’interpretazione dei brani è affidata al bravissimo Gianmarco Carroccia che, con la sua voce tanto simile a quella del cantautore di Poggio Bustone, non stravolge la versione originale del disco ma ne dà una cosiddetta “interpretazione perfetta”. I biglietti già acquistati saranno validi per la nuova data.
Dal 23 al 27 novembre si recupererà lo spettacolo di Giuseppe Giacobazzi Noi, mille volti e una bugia. Uno spettacolo che con ironia e semplicità cerca di rispondere a una sola domanda: “Dove finisce la maschera e dove inizia l’uomo?”. Andrea Sasdelli alias Giuseppe Giacobazzi, ovvero l’uomo e la sua maschera. L’attore romagnolo porta in scena un esilarante dialogo interiore in cui il comico Giacobazzi racconta le avventure e gli equivoci, le gioie e le malinconie, vissute dall’uomo Andrea in un’epoca che viaggia a velocità sempre maggiore. Come in uno specchio, o meglio come in un ritratto (l’omaggio a Dorian Gray è più che voluto), dove questa volta ad invecchiare è l’uomo e non il ritratto. I biglietti già acquistati saranno validi per le nuove date.
L’augurio, in queste ore, è che questa frenesia possa coinvolgere non solo gli artisti e gli operatori del settore, ma anche il pubblico, contribuendo a riportare la vita in teatro e in tutti i luoghi di cultura, da cui, con la pandemia, siamo stati allontanati. La nuova stagione del Teatro Colosseo sarà proprio una risposta alla pandemia, fra recuperi dei titoli che non sono potuti andare in scena e nuove proposte teatrali e musicali organizzate in collaborazione con molte fra le realtà più interessanti del panorama locale e nazionale, nella convinzione di voler offrire al pubblico un calendario sempre ricco e convincente, contribuendo all’intrattenimento e alla crescita culturale del territorio.
Tutte le informazioni sul sito www.teatrocolosseo.it e sui profili social del Teatro.