Il teatro Carcano ha ospitato “Ho perso il filo” il 5 e 6 marzo con Angela Finocchiaro e le creature del Labirinto. Uno spettacolo nato da un progetto di Angela Finocchiaro, Walter Fontana, Cristina Pezzoli, testo Walter Fontana per la regia di Cristina Pezzoli.
Una commedia ironica, brillante, vivace e introspettiva al tempo stesso. Angela Finocchiaro stufa dei soliti ruoli, veste, per la prima volta, un personaggio inedito: l’eroe Teseo. Lo spettacolo inizia già fuori dal palco, a sipario chiuso, in platea, dove la Finocchiaro appare nelle vesti dell’eroico combattente, con elmo e armatura.
Un primo comico monologo, indirizzato al pubblico, prepara la scena e introduce lo spettatore alla storia del labirinto di Cnosso e del Minotauro. Affidando un grosso gomitolo ad una improvvisata Arianna, scelta nelle prime file del pubblico, l’eroe Teseo entra in scena, varcandone il sipario, e come nello specchio di Alice, l’Angela-Teseo si ritrova in un posto incantato dove tutto è possibile. Strane creature la assalgono e la privano dell’armatura, tagliandole anche il filo, negandole la via del ritorno. Con fare goffo e comico, Angela, si ritrova in un posto magico dove dovrà affrontare le sue più grandi paure, ripercorrendo i momenti più salienti della sua vita, ricordando l’infanzia, l’adolescenza, le prime volte fino all’Angela di adesso.
La comicità tipica di Angela Finocchiaro ci accompagna in questo viaggio esistenziale regalandoci uno spettacolo esilarante, ricco di luci circondata da danzatori, acrobati, spiriti e un muro parlante. Una scenografia essenziale esalta i giochi di luce e le coreografie originali di Hervé Koubi, eseguite alla perfezione dai ballerini che sembrano volare sul palco, impersonificando le strane creature che accompagnano la Finocchiaro nel suo viaggio. Il finale del viaggio, inaspettato, liberatorio e catartico coinvolge il pubblico in una festa a suon di sirtaki, donando la voglia di far festa e danzare con tutti loro.
“Ho perso il filo” è uno spettacolo che regala, attraverso l’arte della danza e della comicità, una lettura ironica verso la società, lasciando, quando il riso si è placato, le riflessioni su alcuni temi importanti come l’inquinamento, il razzismo, il capitalismo e le multinazionali.