TEATRO SAN BABILA
2 aprile ore 20.30 – 3 aprile ore 15.30
Cattive Compagnie
39 scalini
di John Buchan
regia Leonardo Buttaroni
Ci si diverte, e tanto. Dal primo ingresso in scena fino alla chiusura del sipario. Uno spettacolo che è un piccolo gioiello di genialità e stravaganza.
39 scalini, firmato dall’attenta regia di Leonardo Buttaroni e arricchito dalle scenografie di Paolo Carbone, riprende l’opera scritta da Patrick Barlow nel 2005, pensata per un cast di quattro attori, qui interpretati dall’affiatato cast composto da Alessandro Di Somma,
Yaser Mohamed, Diego Migeni e Marco Zordan, chiamati a interpretare, anche contemporaneamente, una moltitudine di personaggi dalle caratteristiche più diverse:
buoni, cattivi, uomini, donne e anche oggetti inanimati. I travestimenti si svolgono quasi sempre a vista, evidenziando la poliedricità e l’eccezionale versatilità degli attori, i quali, con maestria, coinvolgono l’intera platea già dalla prima battuta: sono i veri artefici del successo di questa commedia noir, talmente capaci da dissimulare il confine tra copione e improvvisazione.
Una corsa vertiginosa fino all’ultimo travestimento dai ritmi arrativi serrati e incalzanti che conserva la ricchezza dei dettagli psicologici della versione cinematografica girata da Hitchcock nel 1935, da cui riprende l’umorismo graffiante e acuto, l’alta tensione e la suspense.
Il personaggio perno dell’opera è Richard Hannay, uomo d’affari intrappolato in un giallo apparentemente senza uscita è interpretato come da copione da un solo attore (Marco Zordan), mentre attorno a tre interpreti (Alessandro Di Somma, Diego Migeni, YaserMohamed) ruota vorticosamente l’interpretazione degli altri 38 personaggi, in un susseguirsi di gag esilaranti, intrighi, colpi di scena e citazioni cinematografiche che rendono lo spettacolo irresistibilmente suggestivo e coinvolgente.
Intrighi internazionali, complotti criminali, donne seducenti e maliatrici, un giallo sottile ed esilarante tutto giocato su gag e travestimenti, che omaggia un grande indiscusso maestro del cinema come Alfred Hitchcock e strizza l’occhio alla commedia inglese contemporanea.
NOTE DI REGIA
Nel 1935 Alfred Hitchcock, regista cinematografico, prese a pretesto una storia d’inizio
secolo e ne fece, grazie all’adattamento di Charles Bennett, un ottimo film. Talmente ben riuscito che da allora fino al 2016 se ne contano almeno 3 remake ed uno in progetto.
I “39 scalini” è un titolo che richiama folla al botteghino: merito del maestro del giallo che ha reso celebre anche John Buchan, autore legittimo del romanzo.
Quando abbiamo scelto questo testo ho cercato di capire tutto il piano recitativo che dovesse avere la commedia; l’idea più credibile era quella di far interpretare agli attori ogni singolo personaggio come se fosse un vero protagonista di un thriller.
Purtroppo, nello scorrere della trama, ai nostri capiteranno una serie infinita di sfortunati eventi, talmente grotteschi da essere più volte sull’orlo di dire: “chiudete il sipario!”
Ma, come spesso capita, gli attori in qualche modo risolvono il problema e ne escono in modo furtivo ed eclatante.
Lo spettacolo è costruito interamente con questi “trucchi” elementari, ben lontani dalle misteriose magie dei prestigiatori, trovate sceniche basate sulle precise intenzioni degli attori che smuovono nello spettatore un infantile gioco di illusione.
Così tutta la “pellicola” si svolge davanti agli spettatori che seguono le imprese di un solo protagonista – costantemente in scena eppure sempre in fuga – alle cui spalle la trama scorre, non sul classico vecchio rullo, ma sulle figurazioni e sull’abilità degli altri interpreti.
Leonardo Buttaroni
2 aprile ore 20.30
3 aprile ore 15.30
Biglietti online: https://bit.ly/3uHaudK
Biglietteria telefonica:
02 46513734 – dal martedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17
BIGLIETTI
Intero – € 27
Over 65 – € 25
Studenti – € 12
Under30 – € 20
Insegnanti di ruolo – € 20
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.