Un’altra bella regia di Marco Vaccari va in scena in queste sere al Teatro San Babila, in una commedia dai toni comici e con un ritmo incessante, applausi tutti meritati.
Un castello di bugie e di equivoci, sono gli ingredienti base di Colto in flagrante di Derek Benfield, spettacolo in scena in questi giorni al teatro San Babila di Milano. La cura registica è affidata a Marco Vaccari che è anche il protagonista di questa esilarante commedia, con in primo piano la classica coppia di amici diversi per caratteristiche e in contrasto nei caratteri, ma entrambi impacciati, e tutti e due invaghiti ognuno a suo modo dell’universo femminile. Nei panni dell’amico, l’attore e regista Gianni La Manna, il quale ha interpretato un ruolo perfetto ad enfatizzare le sue doti di mimica facciale e di una forte attitudine fisica, in particolar modo in una delle tante scene esilaranti riecheggia nella memoria uno dei classici momenti del film cult Vieni avanti cretino.
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La trama è ambientata in una casa a piano terra con accesso su un giardino e, protagonista dello spettacolo, anche la funzionale e verosimile scenografia che, mette a proprio agio il cast di attori formato dai brillanti Giulia Marchesi, Cristina Liparoto, Felice Invernici, Chiara Sarangeli, Lorenzo Alfieri e Laura Amelotti nel ruolo della domestica, personaggio destabilizzante e sorprendente, interpretato con destrezza ed una notevole attitudine fisica ed espressiva.
Gli equivoci e le bugie si intrecciano talmente tanto da creare un calderone di parole e di storie che il brusio del pubblico è atto a commentare e interagire attivamente alla trama della commedia, è proprio come se la curiosità di scoprire i successivi intrecci o le successive scuse inventate dai protagonisti, facesse cavalcare l’intuito del pubblico presente in sala, in maniera attiva, così dando vita a quello per cui il teatro è una delle forme d’arte più, oserei dire “terapeutiche”, perché porta a distrarti e a giocare con l’immaginazione e la fantasia a favore del benessere e, in questo caso, anche di tante risate.
Un ritmo alto, sostenuto da tutti e otto gli interpreti, ai quali una gremita sala del signorile Teatro San Babila, ha riservato degli incessanti e meritati applausi, a volte, incontrollabili, anche durante lo svolgersi della commedia. Una storia che ha il sapore sempre attuale di tradimenti, sotterfugi in amore, passione immortale e, come si suol dire una trama senza tempo che racchiude l’amaro gusto di un egoismo celato dietro i propri interessi che sovrastano amaramente qualsiasi rapporto di coppia, di amicizia o di lavoro, una visione opportunistica della vita che prima o poi ha il meritato destino di essere smascherata.
Così il mattatore dello spettacolo Marco Vaccari con questa regia, vince la sua ennesima sfida dando in mano al goloso ed esigente pubblico milanese una commedia tutta da vivere e da vedere nelle prossime date in tabellone al Teatro San Babila.