E’ in corso a Milano dal 6 ottobre la Mostra- Evento Real Bodies – Oltre il Corpo Umano, prodotta da Venice Exhibition che sta registrando un boom di presenze, specie nei fini settimana, ed è destinata a superare il record della precedente mostra del 2016 che fu di oltre 280.000 visitatori. Tra l’altro questa sarà non solo l’ultima tappa che conclude il tour mondiale, ma anche l’ultima tappa itinerante perché, dopo questo tour, la mostra troverà residenza in una grande città Europea, non ancora individuata con certezza, per divenire una grande mostra permanente. Questo incuriosisce ancora di più e spinge i cittadini milanesi e non solo a visitarla ora, approfittando della sua presenza in città fino al 31 gennaio 2019.
Per altri dettagli sulla mostra vedi il nostro precedente articolo di presentazione.
Il costo dell’ingresso è di 18 euro, ma sono previsti vari tipi di sconti per alcune categorie: disabili, gruppi di almeno 15 e massimo 25 persone, studenti, insegnanti e minori degli anni 15, mentre quelli inferiori ai cinque anni entrano gratis, ma forse non è il caso, perché difficilmente comprensibile a quell’età.
La durata media della visita è di almeno 2 ore.
Per acquistare i biglietti online clicca qui.
Se non avete avuto l’accortezza di prenotare scegliendo un orario tra quelli proposti, vogliamo subito rassicurarvi che nonostante potreste trovare lunghe file, in realtà queste scorrono abbastanza velocemente, grazie ad un valido intervento di un preparatissimo staff capace di alternare a gruppi di dieci gli ingressi, inserendo qualche ospite dell’ultimo minuto.
Questo sistema permette una visita rilassata per un pieno godimento di quella che è un occasione unica e, probabilmente, irripetibile per molti.
Già prima di entrare vi viene data un leggera infarinatura di quello che andrete a trovare all’interno e vengono anche elencati una serie di divieti, come non effettuare foto e riprese video, non fumare, non introdurre bibite e cibi, caschi, ombrelli ed altri oggetti, che possono essere depositati all’ingresso per riprenderli in uscita, dove sarà possibile acquistare un fantastico catalogo delle foto della mostra al costo di 15 euro e anche vari gadget.
All’ingresso, si consiglia di noleggiare, al costo di 5 euro, una piccola audioguida, differenziata per adulti e per bambini, che vi spiegherà con termini scientifici ogni dettaglio della mostra.
Altre info li trovate sul sito https://www.realbodies.it e sulla pagina Fb https://www.facebook.com/realbodiesworld/
Vedi il trailer:
L’esposizione, patrocinata dal Comune di Milano, Accademia di Brera, Admo, Avis, Aido, Telethon è composta da oltre 50 corpi interi e 450 organi umani. Inoltre vi sono 30 organi di animali, che vengono comparati con quelli umani.
Visitare questa mostra vuol dire compiere un vero viaggio e si comincia con osservare l’antico metodo di imbalsamazione dei sacerdoti egizi fino ai più moderni sistemi di conservazione del corpo, come appunto quello adottato da questa mostra, mediante la tecnica della plastinazione, che consiste nel sostituire tutti i liquidi dei tessuti biologici con polimeri di silicone, per poi giungere fino alla presentazione della crioconservazione dei corpi mediante l’azoto.
Il percorso espositivo può essere paragonato anche ad un atlante tridimensionale ed è suddiviso in 12 sezioni, ognuna dedicata ad un particolare apparato corporeo e, se nella prima sezione dedicata all’imbalsamazione egizia i corpi sono delle statue ben curate, tanto da sembrare veri, tutto il resto invece è costituito da veri corpi umani, tranne il corpo che si vede all’interno della capsula della crioconservazione.
Lungo il percorso, oltre delle tabelle descrittive sulle teche e sulle installazioni, vi sono numerosi display sui quali scorrono le immagini multimediali, che spiegano le tecnologie mediche e biotecnologiche inerenti la sezione che state visitando.
Non poteva mancare nella mostra, essendo già in corso la celebrazione del cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci, una sezione a lui dedicata, in cui sono proposte 30 opere ispirate ai suoi noti disegni anatomici, tra cui il discusso “Orgasmo di Leonardo”, considerato blasfemo, “L’uomo Vitruviano” e lo “Studio embriologico”.
Ipressionante la forza espressiva dei corpi e la perfetta presentazione degli organi plastinati, alcuni dei quali messi a confronto con organi malati, come i polmoni, il fegato, il pancreas ed altri, affetti da cellule cancerogene. Di grande impatto emotivo anche l’esposizione dei feti immersi in un liquido conservativo, che evidenzia lo sviluppo dell’embrione umano dopo il concepimento nelle varie settimane di gestazione. Oppure il feto plastinato all’interno dell’utero di una donna, tutto nella più assoluta realtà.
Poichè uno degli intenti della mostra è quello di promuovere le campagne sulla prevenzione delle malattie e la lotta alle dipendenze, una sezione è dedicata a questo argomento, per stimolare i visitatori a raggiungere il benessere fisico attraverso lo sport, contrapponendo gli effetti delle dipendenze, come fumo, alcol e sostanze piscotrope sul corpo umano.
Un altro settore che suscita grande interesse è quello in cui il visitatore può ammirare i progressi della bioingegneria, l’ortoprotesica, la chinesiologia e l’ingegneria tissutale, con cui purtroppo ci può capitare di confrontarci nel corso della vita.
In anteprima mondiale si può vedere il prototipo della hypercar elettrica guidata con sistemi neuronali Prometheus. Ma è possibile rendersi conto anche della tecnologia d’avanguardia, come il bisturi rigenerativo a risonanza quantica molecolare, vedere altresì la pelle ed i nervi sintetici oppure l’efficientissimo esoscheletro Phoenix e l’occhio bionico Argus, così come molti altri dispositivi medici innovativi.
Per l’anatomia comparata, di particolare interesse è il cuore plastinato di una megattera che, rapportato a quello umano è 300-400 volte più grande e costituisce un vero capolavoro di idraulica. Si pensi che ad ogni battito (tra 10/30 al minuto) riesce a pompare fino a 220 litri di sangue per raggiungere tutta la lunghezza del suo corpo di circa 15 metri.
Il viaggio finisce nella sezione “Immortalità”, nel quale vengono spiegate tutte le tecniche moderne di conservazione dopo la morte, come la appunto la crioconservazione spiegata in ogni fase, dalla malattia al trattamento del corpo, al risveglio ed il reinserimento nella società, dopo aver riacquistato uno nuovo status giuridico.
Inoltre si può osservare una capsula biodegradabile a forma di uovo, in cui può essere inserito il corpo umano dopo la morte, per poi essere interrato, posizionandolo sotto una pianta che assorbirà le sostanze della decomposizione del corpo. In questa maniera il corpo umano, in maniera del tutto naturale ritorna alle sue origini e conferma il cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier, che dice «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma».
Prima di uscire in una saletta immersa nella penombra, a cui si accede attraverso un drappo rosso e il cui ingresso è sconsigliato a chi è facilmente impressionabile, si trova una teca sigillata, al cui interno è deposto un corpo umano, quasi interamente decomposto sul quale si muovono vermi e insetti necrofori, che si nutrono delle sostanze decomposte.
Tanti altri sarebbero i particolari da poter descrivere ma vi rovinerebbe il piacere della scoperta quindi non vi rimane altro da fare che prenotare la visita e andare allo Spazio Ventura, da mercoledì a domenica, in via Ventura 15 in zona Lambrate, dalle 10 alle 18.
La location espositiva è facilmemte raggiungibile anche con i mezzi pubblici e non è particolarmente difficile trovare un parcheggio nelle vie adiacenti se invece arrivate in auto.
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Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.