Teatro Carcano di Milano – ‘Le Serve’ di Jean Genet: una trasposizione contemporanea di potere e frustrazione con Eva Robin’s

Il Teatro Carcano di Milano si prepara ad accogliere un’interpretazione avvincente e attualizzata di uno dei capolavori teatrali di Jean Genet, “Le Serve“. Diretto da Veronica Cruciani, questo spettacolo offre una prospettiva contemporanea sui temi della frustrazione, del potere e della disparità sociale.

La trama, ispirata a un fatto di cronaca reale, ruota attorno a due cameriere, Solange e Claire, che oscillano tra amore e odio per la loro padrona, Madame. Genet cattura magistralmente la loro vita quotidiana, una realtà intrisa di fantasie e deliri, in cui il desiderio di uccidere la figura amata diventa un rituale ossessivo. Tuttavia, questo gioco macabro è costantemente interrotto dall’arrivo della padrona, portando le due sorelle verso un punto di non ritorno.

Veronica Cruciani, rinomata regista e vincitrice del Premio della Critica e di Hystrio, porta “Le Serve” nel contesto di una città contemporanea, mettendo in luce i temi cruciali del potere e del genere. Il ruolo di Madame è affidato a Eva Robin’s, un’icona transgender nel panorama teatrale, mentre le due cameriere sono interpretate da Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, entrambe talentuose attrici con esperienza presso la Scuola dello Stabile di Torino.

Nel cuore della visione di Cruciani c’è la comprensione profonda che la ribellione delle serve non è solo un gesto sociale, ma un rituale di frustrazione. La regista sottolinea che questo rituale, seppur ossessivo, non raggiunge mai la sua conclusione poiché è intrinsecamente condannato al fallimento. È un’azione che rivela la disperata ricerca di un potere irraggiungibile, riflesso nel mondo dei padroni che le serve adorano, invidiano e disprezzano.

Attraverso le parole di Cruciani, emergono chiaramente i temi centrali che permeano lo spettacolo. Il Teatro stesso diventa un protagonista, con Vecchione e Vigna che non solo interpretano i loro ruoli, ma si presentano anche come attrici in scena, condividendo con il pubblico frammenti di riflessioni sulla potenza delle parole.

Inoltre, Cruciani attinge dalla sua esperienza personale per enfatizzare la disparità sociale, evidenziando come la realtà sia plasmata dal potere e dalla classe sociale. Come nelle vite delle protagoniste, anche nella realtà quotidiana, la disuguaglianza diventa talmente radicata da rendere difficile persino immaginare una vita al di fuori dei confini imposti dal sistema dominante.

“Le Serve” al Teatro Carcano di Milano promette di essere una riflessione profonda sulle dinamiche di potere, desiderio e frustrazione che permeano la società contemporanea. Con una combinazione di talento artistico e una visione incisiva, Cruciani porta in scena una versione di questo classico che risuona potentemente con il pubblico moderno.