‘Video Club’: prima al Festival Teatrale di Borgio Verezzi dall’8 all’11 agosto

“VIDEO CLUB”
di Sébastien Thiery, versione italiana di David Conati
Regia: Marcello Cotugno
Cast: Gianluca Ramazzotti, Elena Arvigo, Camilla Ferrara
Scenografia: Alessandro Chiti
Costumi: Giulia Iacovacci
Produzione: Oliver&friends

 

Nel suggestivo contesto del Festival Teatrale di Borgio Verezzi, dall‘8 all’11 agosto, si terrà la prima nazionale di “VIDEO CLUB“, un’opera che promette di scuotere le coscienze e far riflettere sulla natura umana e la moderna società iperconnessa.

Trama dell’opera: Ketty e Marco, una coppia sposata da 25 anni, trovano la loro vita sconvolta dalla scoperta di un oscuro segreto custodito dalla loro stessa casa. Ciò li costringerà a confrontarsi con la loro mediocrità quotidiana, le bugie e i tradimenti reciproci. Attraverso una commedia ricca di sfumature, i due protagonisti si trovano a giocare un pericoloso gioco di malafede, cercando di giustificare verità dolorose che sarebbe stato meglio lasciare sepolti.

Il contesto artistico:
Scritta da Sébastien Thiery, autore di fama internazionale e applaudito a Parigi per il suo acume e la sua capacità di scandagliare le dinamiche umane più oscure, “VIDEO CLUB” rappresenta un punto di svolta nel panorama teatrale contemporaneo. L’opera non solo intrattiene ma porta anche a una profonda riflessione sulle relazioni umane in un’epoca in cui la tecnologia e la pervasività dei media sembrano mettere sotto osservazione ogni aspetto delle nostre vite.

Il richiamo cinematografico:
L’opera di Thiery richiama l’attenzione su un tema già esplorato da grandi maestri del cinema come Wim Wenders e David Lynch, che hanno introdotto il concetto di “crimini invisibili” e l’ossessione per la sorveglianza nella cultura popolare. Serie televisive come “Black Mirror” e “Person of Interest” hanno poi approfondito e rinnovato questa tematica, portando il pubblico a interrogarsi sul prezzo della nostra moderna connettività.

“VIDEO CLUB” non è solo una commedia sulla crisi coniugale, ma un’opera che invita il pubblico a esplorare le complesse sfaccettature dell’essere umano in un’era digitale. Con la regia di Marcello Cotugno e un cast di eccellenza, questa produzione promette di essere uno dei momenti più significativi del Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

Per ulteriori informazioni e per prenotare i biglietti, visitate il sito del festival