Si è spento ieri, all’età di 94 anni, Daniel Spoerri, senza dubbio uno degli artisti più importanti della seconda metà del Novecento. Fondatore della Eat Art e tra i creatori del Nouveau Réalisme, Spoerri ha sviluppato un linguaggio unico, personale e inimitabile.
Così lo ricorda Giorgio Gaburro, Fondatore dell’omonima Galleria Gaburro che per anni ha rappresentato il Maestro.
“Ricordo Daniel con dolcezza, era un grande Maestro e amico e la sua perdita ci addolora molto. Durante il nostro ultimo incontro parlavamo della prossima apertura del suo Giardino a Seggiano, dove avrebbe voluto fare un grande evento inaugurale per la prossima stagione. Era inarrestabile… L’arte contemporanea ha perso uno degli artisti che hanno permesso di definirla tale”.
Le opere di Daniel Spoerri sono entrate nelle collezioni più importanti come il MoMa di New York, Musée d’art Moderne George Pompidou a Parigi, Museum Ludwig Colonia, Kunsthaus di Zurigo, Kunstmuseum Hamburg,Kunstmuseum Basilea, Museum Moderner Kunst Vienna, Museum of Contemporary Art Sydney.
Proprio pochi giorni fa, la sede milanese della Galleria Gaburro ha inaugurato “Quello che vedete non è né cibo, né arte”, una collettiva con la curatela di Matteo Scabeni che a partire dall’aforisma di Daniel Spoerri che dà il titolo alla mostra, rilegge la poetica del Maestro attraverso lo sguardo di una nuova generazione di artisti: Iain Andrews, Leda Bourgogne, Nebojsa Despotovic e Malte Zenses.
“Il progetto – chiosa Giorgio Gaburro – è oggi ancora di più un omaggio a Daniel, alla sua personalità carismatica, ruvida ma incredibilmente acuta e perspicace”.