Recensione ‘Back to Dance’: il respiro del ballo in scena all’MTM Teatro Leonardo di Milano fino al 10 novembre

Lo spettacolo “Back to Dance” messo in scena da Kataklò Athletic Dance Theatre,  ha debuttato con successo ieri 7 novembre e replicherà fino al 10 novembre all’MTM Teatro Leonardo di Milano. Per altre notizie su questo fantastico spettacolo, sulle date, gli orari e i prezzi consultare il nostro precedente articolo di presentazione.

RECENSIONE
Se basta un profumo per tornare a respirare, a noi basta un respiro per tornare a ballare

Back to dance celebra il desiderio di danzare come inno alla vita e alla socialità. Giulia Staccioli, insieme all’attivo contributo artistico dei sei danzator in scena, firma uno spettacolo portabandiera di un messaggio di speranza: balliamo!

Back to dance affronta quattro tappe: I’umanità, la mitologia, l’eroismo e la leggerezza. Racconta quella umana voglia condivisa di ricominciare, di continuare a vivere nonostante le esperienze oscure e soffocanti; anche quando crollano tutte le certezze, l’essere umano sa ricostruirsi e rialzarsi.

La conquista è una rinnovata leggerezza. Giocando con l’ironia, l’energia e l’intensità proprie dello stile Kataklò, Back to dance dà voce ai bisogni e ai desideri che l’uomo ha ormai capito essere irrinunciabili; libertà, socialità, felicità.

Kataklò conferma l’energia e l’atletismo che hanno reso la compagnia ambasciatrice del Made in Italy nel mondo. Fondata da Giulia Staccioli, Kataklò Athletic Dance Theatre è stata la prima compagnia in Italia a introdurre l’athletic theatre, una forma di danza teatrale che combina acrobazie, danza contemporanea, teatro fisico e movimento aereo. Il nome Kataklò, che significa “io danzo piegandomi e contorcendomi” in greco antico, riflette l’essenza di uno stile unico, versatile e in continua evoluzione.

Un plauso speciale alle musiche ed ai costumi di Elia Docente e Aurora Mazzi che hanno reso lo spettacolo davvero unico e suggestivo. Una proiezione verso un universo parallelo dove tutto è possibile e dove tutto si muove a tempo di tamburi e archi e dove l’inafferrabile si mostra visibile attraverso i colpi scultorei dei sei ballerini che ci tengo a citare: Matteo Battista, Giulio Crocetta, Carolina Cruciani, Erika Ravot, Sara Palumbo e Samuel Puggioni.

Le luci dello spettacolo erano curate nei minimi dettagli e sottolineavano la straordinaria abilità degli artisti, sia dal punto di vista atletico che artistico. Grazie a un sapiente utilizzo delle luci, i corpi dei ballerini sembravano quasi opere d’arte, astratti e surreali, come se fossero stati scolpiti in un blocco di marmo.

Una delle performance più memorabili è stata quella della ballerina-sciatrice, che ha dimostrato un controllo incredibile del proprio corpo piegandosi avanti e indietro in modo quasi impossibile, sostenendosi solo sulle caviglie, sfiorando quasi il palco con la testa. Ha eseguito questa acrobazia con una tale grazia e sicurezza da sembrare quasi magica.

Un altro momento magico è stato quando un enorme vela ha riempito il palco, sospesa in aria grazie all’abilità di un ballerino. In questo numero, l’artista sembrava quasi trasformarsi in una figura mitologica, mentre la vela, illuminata da luci colorate e cangianti, ha creato un’atmosfera surreale e onirica, trasportando il pubblico in un mondo fatto di sogni.

Lo spettacolo ha incantato il pubblico con le sue performance acrobatiche e artistiche di altissimo livello. Grazie a un sapiente uso delle luci e a coreografie innovative, gli artisti hanno creato un’atmosfera magica e surreale, portando il pubblico in un mondo fatto di sogni e meraviglie.

Respirate con i Kataklò il vento della danza e non ve ne pentirete.