Recensione di ‘No Replica’: una commedia intrigante tra teatro e vita reale, in scena fino al 10 novembre al San Babila

“No Replica” è un’esperienza teatrale ricca di umorismo, introspezione e riflessioni, che trasporta lo spettatore nel dietro le quinte di un’opera teatrale attraverso una farsa metateatrale. Sotto la regia di Marco Cavallaro, lo spettacolo in scena al Teatro San Babila di Milano si rivela un vero gioiello nel cartellone di Codice Teatro, capace di affrontare temi come accettazione di sé, vulnerabilità e l’umanissimo concetto di fallimento.

Altre info sullo spettacolo, cast completo, date, orari e prezzi nel nostro articolo di presentazione.

LA TRAMA
Il testo, firmato da Tobia Rossi, racconta la storia di Emma, un’aspirante regista di provincia alla sua prima esperienza in un grande teatro milanese. L’opportunità di mettere in scena la propria versione dell’Odissea diventa presto una sfida inaspettata: Emma scopre infatti che lo spettacolo è finanziato con denaro di origine sospetta, legato alla malavita organizzata. Tra sorprese e colpi di scena, il mondo teatrale emerge come specchio delle passioni, delle paure e delle nevrosi umane.

RECENSIONE
Il cast di “No Replica”  (11 attori in scena) si distingue per la bravura e la versatilità nel delineare personaggi complessi e vivaci.  Tra loro però emergono Antonio Melissa, nel ruolo di Edo, che affascina il pubblico con il suo personaggio distaccato, che recita in dialetto partenopeo e strappa risate con una maschera irresistibile. Non meno meritevole di menzione è  Ussi Alzati, nel ruolo della snob Regina, che impersona con eleganza l’archetipo della “veterana” vanitosa e vanagloriosa, suscitando complicità e divertimento nel pubblico.


Un plauso va anche a Giulia Mattarucco e Davide Bonafini: rispettivamente Emma, la regista insicura, e Miky, il nuovo arrivato attore, molto emotivo. I due attori si distinguono soprattutto per le notevoli abilità canore, che trovano piena espressione nel brano finale, eseguito insieme al resto del cast.

Le musiche e i brani inediti di Andrea Calandrini, arrangiati da Simone Manfredini, sono un altro elemento di rilievo. I brani, orecchiabili e ben integrati nel contesto narrativo,  donano ritmo e leggerezza alla commedia, trasformandola in una “festa” teatrale.


La regia di Marco Cavallaro è impeccabile:
riesce a valorizzare ogni sfumatura del testo di Tobia Rossi, orchestrando sapientemente la comicità e l’emozione che scaturiscono dalle debolezze e dalle ambizioni dei personaggi. Le dinamiche della scena si evolvono in un crescendo che cattura il pubblico, culminando in applausi calorosi e sinceri, diversi a scena aperta.

Concludendo si può dire che “No Replica”  è una commedia, che celebra la fragilità umana e l’ambiente teatrale. Con una sensibilità che ricorda il televisivo “Boris”, lo spettacolo ci parla della pressione di apparire speciali, dell’ansia di prestazione e dell’ossessione per il successo e, attraverso la risata, ci invita a guardare con  meno severità alle nostre stesse imperfezioni.