Erodiade: la forza recitativa di Francesca Benedetti incanta il Gerolamo – recensione

Ieri sera, 29 novembre 2024, Francesca Benedetti si è esibita al Teatro Gerolamo di Milano con Erodiade, opera teatrale di Giovanni Testori, interpretata dalla regia di Marco Carniti.

Altre info sullo spettacolo e sulla mostra “Perdere la Testa”, nel nostro articolo di presentazione.

RECENSIONE
La forza recitativa dell’attrice ha preso piede, espandendosi in tutta la sua potenza, dipingendo perfettamente le sfumature passionali e intense della figura di Erodiade.

L’abito rosso carminio che ne fascia la sagoma, i capelli tirati indietro per risaltarne le espressioni penetranti, la pelle chiara ricoperta da una qualche cipria tanto da diventare ancor più pallida: Francesca appare come la reincarnazione della consorte di Erode, in tutta la potenza del suo antico corpo e della sua voce espressiva, modulata e penetrante.

La conclusione del monologo di settanta minuti ha portato con sé uno scroscio di applausi di successo per l’attrice, una delle nostre più importanti muse della recitazione del panorama italiano, emblema di donna vittoriosa e piena di esperienza artistica, sia nel campo del cinema e della TV che in quello della radio e del teatro, vantando una quantità innumerevoli di titoli e opere che hanno dipinto il nostro mondo culturale.

Il Teatro Gerolamo si è prestato perfettamente per questa poderosa peformance, piena di rappresentazione di voluttà e lussuria, con le ombre del corpo dell’attrice che si estendevano per le pareti del teatro, accompagnate da uno sfondo d’inquietanti immagini della testa del Battista per la video-art di Francesco Scandale e gli espressivi suoni e musiche di sottofondo, create da David Barittoni.

Gestito in passato anche da Carlo Colla & figli e recuperato all’uso da Paolo Grassi negli anni ’50, il Teatro Gerolamo è un vero capolavoro di bellezza e, unito alla visione di uno spettacolo così intenso come Erodiade, in questo connubio con la vigorosa drammaturgia testoriana trova un’espressione estetica di grande fascino.

In scena anche questa sera alle ore 20:00, Erodiade è fortemente consigliato sia per ammirare i meravigliosi, storici interni del Gerolamo che per rimanere impressionati dalla classica forza scenica di Francesca Benedetti. Il tutto ricordando il nostro grande, milanese, Giovanni Testori, drammaturgo e prolifico narratore, simbolo della storia dell’arte italiana che, come cita il sito web del teatro, <<[…]disegna lui stesso la metamorfosi della testa di Giovanni Battista creando svariate tavole pittoriche che scorrono come violente sciabolate sul fondale durante lo spettacolo e che diventano l’oggetto, il simbolo, il mondo dell’infinito dolore e della disperazione.[…]>> e ancora <<[…] La nostra prigione è l’interno della testa del Battista: vittima della nostra orrenda insensibilità.>>