Uno dei debutti più attesi della stagione senza dubbio è stato quello de “I Legnanesi” avvenuto lo scorso 28 dicembre al Teatro della Luna di Milano Assago, così come fu per lo scorso anno, perché è questa la nuova casa della famiglia Colombo. Questa location è assolutamente azzeccata per la facilità di parcheggio, se si considera che gli spettatori arrivano da ogni dove e anche con pullman organizzati.
La sera della prima, come da tradizione, è stata preceduta da un brindisi augurale con ottimo spumante e l’immancabile “Palzola”, che è molto gradito al pubblico; c’era perfino chi, nel foyer, diceva di abbinare piacevolmente lo spettacolo al gusto del cremoso formaggio, non facilmente reperibile nella grande distribuzione milanese.
La nuova avventura teatrale della Compagnia più amata dai milanesi, e dai lombardi in generale, quest’anno celebra una data importante da cui nasce il titolo ”70 Voglia di Ridere c’è”, spettacolo del quale vi abbiamo già dato contezza nel precedente articolo di presentazione e in cui troverete, oltre a date e prezzi, anche altre dettagliate notizie e il live della conferenza stampa avvenuta, eccezionalmente, il 4 dicembre nella Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli.
Lo spettacolo anche per questa stagione si preannuncia di grande successo e andrà a rimpolpare i numeri che sono già più che eccezionali e non si esclude il sold – out in alcune date delle oltre 40 repliche previste. Pertanto, non pensateci troppo e prenotate il vostro biglietto su TicketOne.
Tutte le storie de I Legnanesi, come di consueto partono dal cortile della casa della famiglia Colombo, così all’ apertura del sipario lo spettatore assiste alla proiezione di video che ricordano il passato, con vari incontri tra i personaggi e nomi famosi di cinema e teatro. Seguono ricordi di spettacoli più recenti, qualche accenno alla napoletanità, richiamando lo spettacolo della passata stagione, e perfino il noto personaggio di Fester, che ricorda lo spettacolo del 2016 in cui era protagonista la Famiglia Addams, mentre un chiaro riferimento italiano si ha con il colori verde-bianco-rosso. Inoltre, nel corso dello spettacolo in un balletto spuntano perfino gli alpini che celebrano il centesimo compleanno dell’Associazione Nazionale Alpini – A.N.A., mentre anche il famosissimo Coro A.N.A. di Milano, proprio come i Legnanesi, celebra il suo 70esimo!
Sarà dunque il 70 iniziale del titolo a fare da trait d’union per tutto lo spettacolo e ovviamente fin dalla prima scena dentro il cortile, dove si attende l’arrivo della Mabilia che entra con un sfavillante abito rosso.
Diversi sono i riferimenti ai luoghi più innovativi della città, come City Life che vediamo sul fondale per ricreare l’atmosfera, dove Ferragni-Fedez sono i vicini di casa.
Ed ecco appare anchel’esilarante figura della maga che predice a Teresa un futuro di successo e così poi si dipana l’intera storia lungo tutto lo spettacolo.
Vengono tirati in ballo i cuochi stellati, come Cannavacciuolo e Cracco, ma per la famiglia Colombo arriva un periodo d’oro in cui Teresa diventa una star televisiva con il suo libro con ricette di cucina povera che presenta in Tv. Purtroppo infine tutto si infrangerà e ci risveglierà da questo sogno, con il ritorno nel cortile dove tutto è iniziato.
Diversi sono i momenti musicali che richiamano le operette classiche con il “Libiam ne’ lieti calici” dalla Traviata e l’”Habanera” dalla Carmen, per la verità una performance molto sui generis in un mondo spagnolo con toreri e mujeres.
Sempre fantasiosi ed eleganti appaiono i costumi de I Legnanesi, che mai si smentiscono e confermano il talento del suo autore Enrico Dalceri che produce abiti sfarzosi, pieni di colore, lustrini e paillettes.
Ad un certo punto, si assiste all’apparente morte di Giovanni (Luigi Campisi), che richiama una scena di un altro musical (non vogliamo riverlarlo per non inflenzare la vostra memoria), ma poco dopo compare sul palco, con altro look, un’altra versione del Giuan, il bistrattato marito di Teresa. Cosa vorrà dire questa trovata? Non si sa, ma forse lo scopriremo la prossima stagione perchè la saga dei Colombo continua.
Anche quest’anno sul finale arrivano appelli alla solidarietà e al ritrovamento dei buoni sentimenti com l’invito a lasciare spenti i cellulari e accendere il cuore.
In questo spettacolo si assiste ad una comicità unica data dal trio Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi, naturalmente affiancati dai personaggi ormai divenuti vere icone dello spettacolo, come la Pinetta e la Carmela.
Il pubblico si lascia coinvolgere e si diverte per oltre due ore di spettacolo senza mai stancarsi, nonostante diverse delle battute siano riciclate, ma tante e le più divertenti sono quelle improvvisate, quindi diverse da una sera all’altra, ma tutte capaci di far ridere il pubblico che applaude a scena aperta.
Anche quest’anno lo spettacolo si dimostra all’altezza delle aspettative e rispetta la tradizione che vuole un’ alternanza di recitato e cantato, con spassosi riferimenti all’attualità, così come sono ricche le coreografie, che non hanno nulla da invidiare ad grandi musical
Lo spettacolo de I legnanesi non manca di dare, oltre al divertimento e l’evasione, anche spunti di riflessione attraverso il richiamo ai valori eterni, come l’amore per la famiglia, che prevale anche tra le difficoltà e riesce sempre a vincere sui valori effimeri, come il potere del denaro.
Serve ricordare che La Compagnia de I Legnanesi, con il suo Italiandialetto esalta i costumi e le tradizioni lombarde, ma già da qualche anno raccoglie consensi in diverse città fuori dalla Lombardia, come Torino Firenze, Bolzano, Genova e perfino Roma, registrando sempre il tutto esaurito.
Copiosi arrivano gli applausi durante la tradizionale passerella finale in smoking dove tutti gli artisti, compresi i bravissimi boys, ringraziano il pubblico, sfilando senza “maschera”, per raccogliere i più che meritati applausi.
Ora non vi resta che andate a vedere questo spettacolo per assistere con i vostri propri occhi a uno spettacolo unico ed inimitabile.
Non si può concludere questa recensione senza aggiungere la polemica nata in questi giorni intorno allo schieramento politico de I Legnanesi, che involontariamente ricevono pubblicità senza pagarla.
A sollevare il polverone ci ha pensato il quotidiano La Repubblica, il quale dall’alto della sua “indipendenza” (cogliete l’ironia), prendendo spunto da questo spettacolo, ha voluto muovere critiche al movimento padano, ma attaccando di fatto la compagnia teatrale dialettale e in un passaggio di un loro articolo, che riportiamo virgolettato, scrive: “«Stupisce, e non poco, che ìI Legnanesi’ siano associati a temi, fatti e simboli di natura prettamente politica. Per la ‘famiglia Colombo’ parlano di una storia lunga 70 anni e un pubblico numeroso e fedele, che ha sempre apprezzato i contenuti e lo stile della compagnia. Spiace, però, vedere la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sulla copertina di un importante settimanale, associati, in un contesto politico, a concetti come ‘viaggio allucinato’ e ‘imbarazzanti travestimenti’.
Naturalmente, tanta pubblicità non può invece che far piacere a I Legnanesi. Proprio quest’anno festeggiano 70 anni di palcoscenico. L’attuale spettacolo, «Settanta, voglia di ridere… c’è”, sta registrando i soliti consensi al Teatro della Luna di Assago, dove è in cartello fino al prossimo 3 marzo.
Evviva il Teatro, evviva I Legnanesi, entrambi nulla hanno a che fare con la politica: Il Teatro è Magia evasione e I Legnanesi sono degli straordinari artisti con una storia lunga settant’anni.
E Settanta voglia di ridere… c’è: con I legnanesi ne farete tante andando al teatro della Luna, ma non aspettate troppo anche se avete tempo fino al 3 marzo.
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Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.