Alessandra Celletti incanta con una suggestiva reinterpretazione di “Lady Jane”, celebre brano dei Rolling Stones scritto da Mick Jagger e Keith Richards. Disponibile su tutte le piattaforme digitali, il singolo anticipa il nuovo album dell’artista romana, “Stop femicides”, un progetto ambizioso che affronta il delicato tema del femminicidio.
Un classico rivisitato
Pubblicata per la prima volta nel 1966 come lato B del singolo “Mother’s Little Helper”, “Lady Jane” è un brano intriso di dolcezza e mistero. La canzone trae ispirazione dal romanzo “L’amante di Lady Chatterley” e, secondo alcune interpretazioni, il titolo potrebbe riferirsi a Jane Ormsby-Gore, figura legata all’élite culturale degli anni ‘60. La versione di Celletti, arrangiata per piano e voce, conserva l’atmosfera sognante dell’originale, arricchendola con sonorità intime e dinamiche che oscillano tra classico e moderno.
«“Lady Jane” mi ha sempre affascinato per la sua dolcezza misteriosa, sospesa tra sogno e realtà» racconta Alessandra Celletti. Con il suo pianoforte, l’artista riesce a catturare la magia senza tempo di un brano che, a distanza di decenni, continua a emozionare.
La pubblicazione del singolo coincide con un periodo dell’anno particolarmente riflessivo per Celletti, che ricorda con affetto persone e momenti che hanno segnato la sua vita. «Mi mancano quei due adorabili matti di mamma e papà, le fusa del mio gattino nero, la dolcezza infinita di mia nonna, e il folle tour con il pianoforte su un camion…» confessa l’artista, evocando ricordi di un passato che si intreccia con la sua musica.
Ma non c’è solo nostalgia: c’è anche uno sguardo luminoso verso il futuro. “Lady Jane” non è solo un omaggio al passato, ma un ponte verso il nuovo album “Stop femicides”, che segna una svolta importante nella carriera di Celletti. Per la prima volta, l’artista si propone come cantante, interpretando brani iconici dedicati a figure femminili. Un progetto coraggioso e necessario, che utilizza la musica per sensibilizzare su un tema di drammatica attualità.
Un messaggio universale attraverso la musica
Con “Stop femicides”, Alessandra Celletti conferma la sua capacità di unire arte e impegno sociale, dando voce a una realtà che non può essere ignorata. La scelta di reinterpretare canzoni che portano nel titolo un nome di donna rappresenta un gesto simbolico e potente, che celebra la forza e la resilienza femminile.
Nel frattempo, “Lady Jane” continua a risuonare come un canto senza tempo, capace di emozionare e ispirare. Una melodia che, tra passato e futuro, racconta la bellezza della musica come linguaggio universale.
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(https://open.spotify.com/intl-it/track/6I80eY2wBeVmUWx8izZnx3?si=bb86ad8210f54c6f)
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.