Parma, 1 febbraio 2025 – Il Garante della Privacy ha inflitto una pesante sanzione di 892.738 euro a E.On, azienda operante nel settore dell’energia, per il trattamento illecito di dati personali a fini di telemarketing. L’indagine ha preso il via dai reclami di due utenti che hanno segnalato chiamate promozionali indesiderate e il mancato riscontro alle richieste di esercizio dei loro diritti in materia di protezione dei dati.
Le Violazioni Rilevate
L’Autorità ha accertato due principali violazioni:
- Errori nella gestione dei consensi – In un caso, il consenso rilasciato al momento dell’attivazione delle forniture di luce e gas è stato trascritto in modo errato da un dipendente. Questo ha evidenziato non solo un trattamento illecito dei dati, ma anche una carenza nella formazione e supervisione del personale addetto al telemarketing.
- Uso improprio di dati da Facebook – Nel secondo caso, le attività promozionali sono state condotte utilizzando dati personali raccolti tramite un modulo su Facebook, sebbene la persona coinvolta non avesse mai creato un account sulla piattaforma. E.On non ha verificato l’origine legittima di tali dati né l’identità dei soggetti che li avevano forniti.
Le Sanzioni e le Misure Imposte
Oltre alla multa da quasi 900mila euro, il Garante ha imposto a E.On l’adozione di misure correttive per garantire il rispetto della normativa privacy lungo tutta la filiera del trattamento dei dati.
Confconsumatori: Urgente una Riforma del Telemarketing
Secondo Confconsumatori, questo caso evidenzia la necessità di un intervento legislativo per regolamentare in modo più rigoroso il telemarketing e il teleselling.
Il presidente nazionale Marco Festelli e la responsabile Energia Carmen Agnello hanno dichiarato: «È fondamentale garantire che il telemarketing sia un’opportunità e non un disturbo per i consumatori. Occorre vigilare sulle aziende che operano fuori dalle regole e promuovere modelli che informino ed educhino i cittadini sui loro diritti».
La sanzione a E.On è solo l’ultimo di una serie di provvedimenti del Garante per contrastare il telemarketing aggressivo e illecito. La tutela della privacy rimane una priorità e le imprese sono chiamate ad adeguarsi a standard più elevati per evitare pesanti conseguenze economiche e reputazionali.