“La Buona Novella è un’opera polifonica che mediante metafora e allegoria parla dell’arroganza del potere, il quale mal digerisce gli uomini troppo liberi di pensiero, intralcio per l’esercizio del potere stesso, sia esso famigliare, religioso o politico”, Neri Marcorè.
Neri Marcorè e Giorgio Gallione ci offrono una nuova interpretazione dell’opera di Fabrizio De André, “La Buona Novella“. Lo spettacolo teatrale, ispirato all’album del 1969, è un viaggio nella musica e nella poesia di De André, arricchito da testi tratti dai Vangeli apocrifi. Attraverso una sapiente miscela di canzoni e narrazione, lo spettacolo ci immerge in un’atmosfera intima e suggestiva, celebrando la bellezza e la profondità dell’opera originale. Gallione, nel suo lavoro di adattamento, sottolinea come “La Buona Novella” sia un’opera aperta, capace di essere rivisitata e reinterpretata nel tempo, senza perdere la sua forza e la sua originalità.
La regia è appunto di Giorgio Gallione mentre arrangiamenti e direzione musicale di Paolo Silvestri, i quali portano il mondo di De André, figura emblematica della canzone italiana. La sua musica, melodica e malinconica, spesso accompagnata da una chitarra e da strumenti a corda, ricordano il suo mare ligure. I suoi testi, poetici e impegnati, affrontano temi universali come l’amore, la morte, la giustizia e l’ingiustizia sociale. Ispirato dalla poesia, dalla letteratura e dalle tradizioni popolari, De André ha creato un universo musicale unico, dove si mescolano influenze mediterranee e sonorità folk. Le sue canzoni, spesso lunghe e complesse, invitano alla riflessione e all’evasione. De André è considerato uno dei più grandi poeti della canzone italiana, e la sua opera continua a ispirare nuove generazioni di artisti.
Lo stesso Marcorè racconta: “Quando avevo più o meno 13 anni, una mia zia molto appassionata di De André mi regalò il vinile de La Buona Novella. Confesso che dopo averlo ascoltato un paio di volte finì nelle retrovie perché a quel tempo non fui conquistato né dalla musica né dai testi che componevano quello che può essere considerato uno dei primi, se non addirittura il primo, concept album della discografia italiana. Forse non era l’approccio più indicato, soprattutto a quell’età, per iniziare a scalare metaforicamente quella montagna che Faber, come lo chiamava il suo amico Villaggio, rappresenta ancora oggi. […] L’impatto fu folgorante, tant’è che il cerchio immaginario non poteva che essere chiuso con una rappresentazione su De André o, per meglio dire, attraverso De André”.
Non possiamo quindi perderci questa bellissima occasione di rivivere queste magnifiche atmosfere.
INFO SPETTACOLO:
Teatro Manzoni di Monza
Dal 14 al 15 febbraio – ore 21:00
Domenica 16 febbraio – ore 16.00
Orari biglietteria
mercoledì dalle ore 14:00 alle ore 18:00
giovedì, venerdì e sabato dalle ore 10:00 alle ore 14:00
Biglietti disponibili su www.teatromanzonimonza.it
Tariffe speciali valide tutto l’anno:
UNDER 26 e OVER 65: metà prezzo sia sugli abbonamenti (esclusa la Grande prosa) che sui biglietti singoli (esclusa la Grande prosa per Over65)
FORMULA FAMILY: 2 biglietti a prezzo intero per gli adulti e biglietti a 3 € per i minori di 18 anni.
CARTA DOCENTE E CARTE CULTURA: se sei un docente o hai appena compiuto 18 anni puoi acquistare biglietti e abbonamenti utilizzando la Carta del Docente o le Carte Cultura
Per info: 039/ 386500 – info@teatromanzonimonza.it