Un traguardo importante per Galleria Gaburro, realtà di riferimento nel panorama artistico italiano e internazionale, che festeggia nel 2025 il suo 30° anniversario. Fondata nel 1995 da Giorgio Gaburro, collezionista e mercante d’arte, e oggi co-diretta dalla figlia Cecilia Gaburro, la Galleria ha saputo costruire nel tempo un’identità riconosciuta per la qualità delle sue proposte e per la capacità di dialogare con istituzioni di prestigio come la Biennale di Venezia, il MAXXI di Roma e la Galleria degli Uffizi.
Per celebrare questa importante ricorrenza, proprio il 25 marzo – data simbolica che segna i 30 anni dalla fondazione – Galleria Gaburro inaugura la sua stagione espositiva 2025 con un evento d’eccezione: la prima mostra personale di Fabio Giampietro nella sede milanese di via Cerva 25.
La mostra, intitolata “Urban Singularity: l’architettura oltre l’umano”, propone una riflessione visionaria sul futuro delle città, in un dialogo tra pittura e intelligenza artificiale.
Attraverso un processo di sperimentazione in cui le opere pittoriche di Giampietro dialogano con algoritmi addestrati direttamente dall’artista, nasce una nuova dimensione visiva. L’AI non diventa mai sostitutiva, ma si trasforma in un archivio vivente, una lente attraverso cui rileggere la creatività e spingere lo sguardo oltre i confini tradizionali.
“L’intelligenza artificiale non dice all’artista cosa creare – spiega Giampietro – ma lo sfida a vedere oltre. Urban Singularity è la mappa di città che non esistono… ancora.”
Le opere in mostra superano la tela tradizionale e si espandono nello spazio, offrendo un’esperienza immersiva in cui lo spettatore è proiettato in un nuovo paradigma percettivo. Le architetture fluttuano tra reale e virtuale, creando una visione futuristica in cui la tecnologia diventa parte integrante del linguaggio artistico.
L’esposizione inaugura il 25 marzo con una preview riservata dalle ore 18:30 alle 21:00, presso la sede di Galleria Gaburro, via Cerva 25, Milano.
Dal 1995 ad oggi, Galleria Gaburro ha consolidato la propria reputazione grazie a collaborazioni con artisti di primo piano, tra cui Jan Fabre, Emilio Isgrò e Liu Bolin, contribuendo a promuovere la ricerca artistica contemporanea e a creare un ponte tra tradizione e innovazione.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.