Dal 30 agosto all’8 settembre 2019 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano, Fondazione Cineteca Italiana, in occasione della mostra Preraffaelliti – Amore e Desiderio (Palazzo Reale 19 giugno – 6 ottobre 2019), propone una rassegna cinematografica incentrata sul movimento pittorico fondato nella Londra del 1848 da sette studenti con l’obiettivo di liberare la pittura britannica dalle convenzioni e dalla dipendenza dai vecchi maestri.
Da non perdere la proiezione della serie televisiva, finalmente al cinema, Desperate Romantics, prodotta dalla BBC, che offre un quadro storico sulla confraternita dei Preraffaelliti, in particolare sulla storia personale e artistica dei fondatori Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt. Tra amori tormentati, scandali, fallimenti e trionfi questi incredibili personaggi riusciranno a lasciare un segno indelebile nella storia dell’arte ottocentesca.
In calendario poi The Young Victoria di Jean Marc Vallée (2009), che racconta il contesto storico dell’epoca in cui il movimento Preraffaellita nasce e si afferma: il regno della regina Vittoria (1837-1901), periodo di grande stabilità politica ed economica, ma ricco di contraddizioni sociali e culturali spesso rappresentate nei loro dipinti.
La rassegna cinematografica affronterà inoltre le molteplici tematiche presentate nella mostra allestita presso Palazzo Reale. Il frequente riferimento dei Preraffaelliti al Medioevo italiano viene raccontato cinematograficamente attraverso il film muto restaurato Dante e Beatrice di Mario Caserini (1913), che per la prima volta porta sullo schermo La Vita Nova di Dante. Il film sarà proiettato con l’accompagnamento musicale dal vivo di Antonio Zambrini.
Molti membri della cerchia Preraffaellita sono anche scrittori e attraverso i loro dipinti intendono confrontarsi con la letteratura da loro amata, da William Shakespeare, presente nella rassegna con la pellicola Hamlet di Kenneth Branagh (1996), al moderno Robert Browning, che sarà proposto nel film biografico La famiglia Barrett di Sidney Franklin (1934).
Un’altra tematica profondamente sentita dal movimento è l’emancipazione della figura femminile a cui non è concesso di amare, ma esclusivamente di sposarsi per ottenere una sicurezza sociale ed economica per sè e per la propria famiglia di origine. Il film di Richard Laxton Effie Gray – Storia di uno scandalo (2014), racconta appunto la lotta di Effie Gray, moglie del critico d’arte John Ruskin, per ottenere l’annullamento del matrimonio e per sposarsi nel 1885 con il pittore Millais.
Proprio la campagna da parte della confraternita per una maggiore eguaglianza dei diritti condusse gli esponenti a rappresentare le figure femminili come forze potenti, misteriose e dee incantatrici. A questo proposito è stato scelto il film Il mistero di Galatea (1918), mai proiettato a Milano (e impreziosito, di nuovo, dall’accompagnamento live del Maestro Zambrini) di Giulio Aristide Sartorio, pittore simbolista, che non solo racconta la donna come figura mitologica, ma in cui ritroviamo molteplici citazioni iconografiche ai quadri preraffaelliti.
Si segnala che presentando alla cassa del MIC il biglietto della mostra sarà possibile accedere gratuitamente alle proiezioni della rassegna, mentre presentando alla biglietteria di Palazzo Reale la Cinetessera 2019 si otterrà l’ingresso ridotto alla mostra.