{"id":12085,"date":"2020-01-24T21:18:06","date_gmt":"2020-01-24T20:18:06","guid":{"rendered":"https:\/\/www.weblombardia.info\/?p=12085"},"modified":"2020-01-24T21:18:06","modified_gmt":"2020-01-24T20:18:06","slug":"giorno-della-memoria-i-me-ciamava-per-nome-al-piccolo-teatro-grassi-lunedi-27-gennaio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.weblombardia.info\/2020\/01\/24\/giorno-della-memoria-i-me-ciamava-per-nome-al-piccolo-teatro-grassi-lunedi-27-gennaio\/","title":{"rendered":"Giorno della Memoria: I me ciamava per nome, al Piccolo Teatro Grassi luned\u00ec 27 gennaio"},"content":{"rendered":"<p style=\"text-align: justify;\">Luned\u00ec <b>27 gennaio, <\/b>al<b> Piccolo Teatro Grassi, <\/b>ore 20.30, va in scena, in occasione del Giorno della Memoria, <b><i>I me ciamava per nome: 44.787. Risiera di San Sabba<\/i><\/b><b>, <\/b>scritto e diretto da<b> Renato Sarti.<\/b><\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\"><b>Lo spettacolo sar\u00e0 poi al Teatro della Cooperativa, dal 28 gennaio al 2 febbraio.<\/b><\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">\u00abPochi sanno cosa sia stata, in tutto il suo orrore, la Risiera di San Sabba a Trieste, unico lager nazista in Italia munito di forno crematorio (da tremila a cinquemila le vittime). Un colpevole oblio ha soffocato fin dall\u2019immediato dopoguerra le voci, a volte ha inquinato le prove, di quanto accadde poco pi\u00f9 di settantacinque anni fa\u00bb, scrive Renato Sarti nelle note di regia. \u00abQuando gli storici triestini Marco Coslovich e Silva Bon dell\u2019Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli-Venezia Giulia mi misero a disposizione le testimonianze dei sopravvissuti e le deposizioni dei carnefici (criminali nazisti responsabili fra l\u2019altro dell\u2019Aktion Reinhard, l\u2019eliminazione di circa due milioni di ebrei in Polonia) \u2013 continua il regista \u2013 mi sono immediatamente reso conto di avere fra le mani un patrimonio storico, sociale, politico e umano straordinario. Un patrimonio che, a differenza di quanto successo in precedenza, non andava dilapidato bens\u00ec valorizzato. Una visione \u201cdal basso\u201d e \u201cdal di dentro\u201d di quei terribili avvenimenti, espressa con un linguaggio del tutto particolare. \u201cCredo che ogni persona dovrebbe sapere e non dimenticare\u201d, afferma uno dei sopravvissuti. Questa frase l\u2019abbiamo fatta nostra nella speranza che, in nome dei valori che ispirarono la Resistenza e la lotta di Liberazione, la memoria storica di quel passato possa fare da argine, oggi, a nuovi e pericolosissimi fenomeni nazionalistici, razzisti, fascisti e xenofobi\u00bb.<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">Lo spettacolo, in scena in occasione del Giorno della Memoria, \u00e8 un esempio di \u201cteatro-documento\u201d, come recitava la motivazione del Premio Riccione per il Teatro 1995. Testimonianza, racconto, memoria e monito per il futuro, si lega anche al ricordo di Giorgio Strehler, originario di quei luoghi. Nasce, infatti, da una lettura scenica tenutasi nel 1995, con l\u2019Alto Patronato del Presidente della Repubblica, all\u2019interno della Risiera di San Sabba e alla quale, in qualit\u00e0 di attore, intervenne anche Strehler. Lo ricorda Moni Ovadia, che era tra loro: \u00abIlluminata da un riflettore teatrale, fra le sbarre di una delle celle, baluginava l\u2019inconfondibile chioma di Giorgio Strehler; la sua possente voce di barcolano, genio del teatro ed irriducibile antifascista, incarnava la voce degli internati\u00bb.<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\"><i>Una delle cose pi\u00f9 turpi, pi\u00f9 tragiche dell\u2019Europa, ma in particolare di questo paese, \u00e8 il fatto della dimenticanza, di non avere una testimonianza viva, di non tenere vivo il ricordo di alcune cose che sono invece fondamentali. Le nuove generazioni nascono nell\u2019oblio. Io quando posso, in qualsiasi circostanza, ricordo e dico: \u00abGuardate che il presente e il futuro nascono anche dalla memoria del passato, per criticarlo magari, ma per conoscerlo\u00bb.<br \/>\n<\/i><b>Giorgio Strehler<\/b><\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">\n<p style=\"text-align: justify;\"><b>Piccolo Teatro Grassi <\/b>(Via Rovello 2 \u2013 M1 Cordusio)<br \/>\n<b>27 gennaio 2020, ore 20.30<br \/>\n<\/b><b>I me ciamava per nome: 44.787. Risiera di San Sabba<br \/>\n<\/b>testo e regia Renato Sarti<br \/>\nda testimonianze di ex deportati raccolte da Marco Coslovich e Silva Bon per Irsml FVG<br \/>\ncon Nicoletta Ramorino, Ernesto Rossi, Renato Sarti, Irene Serini<br \/>\nbrani musicali Alfredo Lacosegliaz, Moni Ovadia<br \/>\nfoto e video Miran Hrovatin, Alessio Zerial, Videoest, Irsml FVG<br \/>\nsi ringrazia Mario Sillani<br \/>\n<i>produzione Teatro della Cooperativa<\/i><\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\"><strong>Lo spettacolo \u00e8 consigliato a partire dai 14 anni<\/strong><\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">Durata: un\u2019ora e 15 minuti senza intervallo<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">Informazioni e prenotazioni 0242411889 &#8211; <a href=\"http:\/\/www.piccoloteatro.org\">www.piccoloteatro.org<\/a><\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">News, trailer, interviste ai protagonisti su <a href=\"http:\/\/www.piccoloteatro.tv\">www.piccoloteatro.tv<\/a><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Luned\u00ec 27 gennaio, al Piccolo Teatro Grassi, ore 20.30, va in scena, in occasione del Giorno della Memoria, I me ciamava per nome: 44.787. 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